Coșul gol

I legni più usati per la produzione di aste per cornici sono: Ayous, Pino, Abete, Ramin, Kotò, Jelutong, Tiglio e Frassino.

 

Ayous

A volte è chiamato anche “obeche” (pronuncia “obéce”) oppure Samba o Wawa.
È un legno di colore giallognolo chiaro, tenero e leggero senza venature.
Gli alberi di ayous crescono nelle foreste pluviali dell'Africa occidentale e centrale: Camerun, Costa d'Avorio, Ghana e Nigeria, Gabon, Liberia, Sierra Leone, Repubblica Centrafricana e Repubblica del Congo.

 

Il legno di ayous
      
Albero di Ayous


L’albero raggiunge l'altezza di 45-50 m. Il tronco può raggiungere i 2 metri di diametro. Per i primi 30 metri non emette rami, il che significa che il legno che se ne ricava è privo di nodi.
Tutte le operazioni sono agevoli: essiccazione, segagione, sfogliatura, essiccazione ad aria calda, vaporizzazione, impregnazione portano a risultati discreti. Per la sua resistenza al calore e all'umidità, la sua leggerezza e l'assenza di nodi, il legno di ayous è utilizzato nei compensati, nella falegnameria per l'imballaggio, nella costruzione di mobili da cucina, nelle cornici per quadri, nelle saune, in liuteria e nel bricolage.
Viene importato in Europa prevalentemente già segato in tavole di spessori standard e di lunghezza standard di circa 3 metri.
Si lavora con facilità ed ha un costo più basso rispetto agli altri legni. Per questi motivi è il legno più usato per le aste.

 

Asta realizzata con legno di ayous

 

Essendo molto tenero ha una scarsa rigidità. Se la cornice è molto sottile e di grandi dimensioni (per esempio cm 60 x 80) tende a “imbarcarsi” per il peso quando è appesa al muro.

L’ayous, quindi, è più adatto per aste grosse con spessore di almeno 3 cm.
Il suo difetto principale è che viene attaccato dai tarli. Questo avviene più frequentemente nelle zone calde (per esempio Sud Europa, Africa, medio Oriente, America centrale).

 

Il tarlo del legno (Anobium punctatum)

 

È possibile sottoporre l’ayous ad un trattamento antitarlo prima di venire utilizzato per fabbricare le aste.
Il problema dei tarli viene trattato diffusamente in un altro articolo.





Pino

È un legno resinoso con venatura irregolare e con nodi.

 

Sezione di tronco del pino
      
Albero di Pino

 

Il tipo cosidetto “domestico” ha una venatura più regolare. Cresce in Italia e nei paesi del Sud Europa.
Per la fabbricazione delle aste negli ultimi anni ci si è gradualmente indirizzati alla soluzione della “giuntura a pettine” (finger joint) spesso accoppiata alla soluzione del legno lamellare (vedi l’articolo dedicato al sistema finger joint e alle tipologie di legno lamellare).
Un vantaggio importante del pino rispetto all’ayous consiste nel fatto che il pino non è attaccato dai tarli.
Un problema di utilizzo del pino da parte del corniciaio consiste nella difficoltà di essere tagliato con la ghigliottina. Infatti il taglio a 45° effettuato con la ghigliottina tende a stracciare il legno. In questi casi è preferibile tagliare l’asta con la sega.
Un altro problema si verifica al momento dell’assemblaggio. La venatura del pino tende a deviare le graffe verso l’interno o l’esterno dell’asta. È un problema particolarmente sentito per le cosiddette cassette cioè le aste molto alte e sottili nelle quali le graffette vengono sovrapposte.

 

Graffe deviate dalla venatura del legno.




Abete

È un legno con venatura abbastanza regolare e con nodi. Colore giallognolo molto chiaro.

L’abete cresce nelle zone alpine sia in Italia che in Europa.

 

Legno di abete
      
Alberi di abete

 

Anche per l’abete sta prendendo viene sempre più frequentemente adottata la soluzione del finger joint e del legno lamellare.
L’abete, contrariamente all’ayous, non è attaccato dai tarli.
Come per il pino, anche l’abete ha il difetto che tende a stracciarsi quando si taglia con la ghigliottina. Inoltre le graffette sovrapposte tendono a deviare seguendo la venatura.




Ramin

È un legno molto chiaro senza venature e senza nodi e quindi molto adatto per le aste di cornici.
L’albero cresce nel sud est asiatico (Indonesia, Malesia, Borneo ecc)

 

Legno di ramin
      
Albero di ramin

 

Ormai è sempre più raro poiché gli stati produttori negli anni recenti hanno messo dei veti allo sfruttamento delle foreste. Anche per questo il costo del ramino è diventato proibitivo.




Kotò

È un legno molto chiaro senza venature e senza nodi.
L’albero cresce in tutta l’Africa tropicale occidentale, specialmente nel Camerun e nella Costa d’Avorio. Negli anni recenti è stato spesso adottato in sostituzione del ramino, che è diventato sempre più introvabile.

 

Legno di kotò
      
Albero di kotò

 

Le sue caratteristiche sono abbastanza simili a quelle del ramino.
Il suo difetto principale consiste nel fatto che è attaccato dai tarli anche se meno frequentemente dell’ayous.




Jelutong

Legno è di colore bianco-giallo e di tessitura fine e fibratura diritta. Viene spesso utilizzato come sostituto all’ayous poiché ha caratteristiche simili. È poco resistente e viene attaccato facilmente dai tarli. Il suo utilizzo per le cornici in legno quindi è giustificato solamente se le aste subiscono un severo trattamento antitarlo. Per la produzione di aste viene spesso utilizzato come legno lamellare. Proviene dalla Malesia e Indonesia.

 

Legno di Jelutong
      
Albero di Jelutong

 


Tiglio

È un albero di notevoli dimensioni e di lunga vita (arriva fino a 250 anni o più). Tronco robusto e chioma larga, ramosa e tondeggiante.
Molto diffuso in tutto il mondo. Preferisce luoghi freschi e ombreggiati.
Ha una venatura scarsa, molto fine e liscia di colore crema chiaro che a volte tende al grigio pallido.
Il legno biancastro, omogeneo, leggero è idoneo a lavori di intaglio, intarsio, scultura, parti di strumenti musicali e per la realizzazione di oggetti vari.
Se viene usato nel settore delle cornici è molto facile da tagliare e da assemblare.
Può prendere facilmente qualsiasi finitura e coloritura ma preferibilmente non finiture chiare.
Non è attaccato dai tarli.

 

Legno di tiglio
      
Albero di tiglio

 


Frassino

Il frassino è uno degli alberi più comuni delle regioni temperate e fredde dell’emisfero settentrionale. È presente nei boschi misti di pianura, di collina e di montagna fino a 1500 metri di altitudine.
Il frassino gradisce generalmente l’esposizione in pieno sole o mezz'ombra, si adatta a qualunque tipo di terreno.
Ha una crescita rapida e longeva: può arrivare a 250 anni. Ha un bel colore bianco con venature, è elastico e resistente, non forma schegge e non si deforma.
Viene largamente utilizzato perché è robusto e nello stesso tempo leggero e flessibile. Con il legno di frassino si fabbricano racchette da sci, eliche per aeroplani, vari utensili per giardinaggio, manici per martelli, strumenti musicali e molte altre cose che richiedono un legno forte e resistente.
Non è attaccato dai tarli.

 

Legno di frassino
      
Albero di frassino

 


Giuntura a pettine o Fingerjoint

Non è un legno, è un metodo di attaccare più pezzi di legno per ottenere delle aste. Viene sempre più usato con vari tipi di legno.
I vantaggi sono:
- Vengono scartate le parti nodose del legno e altre parti difettose.
- Vengono utilizzate anche alcune parti del legno che altrimenti dovrebbero essere scartate come, ad esempio, i pezzi troppo corti.
- Si ottengono aste uniformi della misura di 3 metri, senza limiti derivanti dalla dimensione dell’albero.
- Le aste così ottenute sono più rigide e non presentano le storture che a volte si notano sulle aste “normali”.

 

Giuntura a pettine o Fingerjoint

 


Il legno lamellare

Il legno lamellare viene prodotto incollando tra loro delle asticelle di legno.
Dal tronco si ottengono dapprima le assicelle, dette per l’appunto lamelle, generalmente di larghezza non superiore ai 20 mm.
Poi le assicelle subiscono un trattamento per stabilizzare il grado di umidità. Infine vengono incollate a caldo e sotto pressione.
Vengono posizionate tra loro con venatura contrapposta.
Il legno lamellare può essere ottenuto utilizzando qualsiasi tipo di legno. Viene utilizzato sempre di più nella produzione di aste per cornici.

 

Legno lamellare

 

 

 

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